Edvige, un dono prezioso per la nostra Diocesi

Così mi piace considerare la Beatificazione della Venerabile Edvige Carboni, figlia di Pozzomaggiore, figlia della Chiesa che è in Alghero-Bosa, figlia della Sardegna.
Un evento di grazia per sostare nel nostro peregrinare, ricavando quel tempo utile per discernere la nostra fede e il nostro vivere per Cristo, con Cristo ed in Cristo. Edvige, testimone della misericordia di Dio e contemplatrice del sacrificio fraterno di Gesù, ha testimoniato giorno dopo giorno la sua fedeltà all’Amato ponendosi al servizio degli ultimi e dei sofferenti.
La nostra Beata è sicuramente l’espressione più bella della continua ricerca di Dio, comune ai puri di cuore, a chi vive nella verità, a chi consente al Signore di entrare in tutti gli angoli della propria persona, anche in quelli più reconditi. Il puro di cuore è colui che vive una sola, indivisibile e forte appartenenza, per vivere un solo, unico, grande amore. La purezza del cuore si riflette nella semplicità interiore per cui la persona pone gesti trasparenti, senza doppiezza, senza ambiguità, senza alibi e compromessi per nascondere il proprio narcisismo o “doppie vite” che minano l’Amore vero. Edvige ha visto il Signore perché ha aderito in pienezza alla beatitudine “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”.
La Beata è stata una donna cristallina che ha riverberato nei gesti e nelle parole la vera luce del Vangelo. Ed è per queste virtù che la Mistica della Sardegna ha potuto vedere Dio.
Ciò che stupisce nell’esistenza di questi uomini e donne straordinari, come lo sono stati i Beati e i Santi, è la semplicità della loro quotidianità. Edvige ha saputo unificare la sua realtà fa-miliare – fatta di mansioni umili, abitudinarie, comuni – con la sete spirituale propria della sua anima, instancabilmente assettata della Parola vera, di preghiera, di dialogo, di Eucarestia. La Parola di Dio è filtrata tra le pieghe della sua storia, quasi come ad indicare la strada da seguire per realizzare in lei il progetto di vita. Nella Parola e nella contemplazione della Passione, ha assimilato la sua identità cristiana. La preghiera è stata il luogo naturale di questa scoperta, anche perché “se nella preghiera non avviene questo contatto con l’io ideale ‘nascosto con Cristo in Dio’ (Col 3,3) la preghiera stessa rischia di essere alienante, una sorta di fuga da se stessi e dalle asperità della vita, pericolo tutt’altro che irreale anche per chi dedica una buona parte del suo tempo all’orazione” (A. Cencini).
Abbiamo tanto da imparare da Edvige, donna del nostro tempo, segnata dai tratti inconfondibili della passione di Cristo sulla Croce, tanto dolorosi quanto chiare espressioni di quel totale abbandono alla Sua volontà.
Venti giorni fa le spoglie mortali sono state accolte a Pozzomaggiore in un clima di festa, di rinnovata speranza e di unità. Le reliquie della Beata siano manifestazione di prossimità per tutta la Chiesa di Alghero-Bosa, chiamata a custodire con cura e rispetto i segni della presenza terrena di Edvige, nel ringraziamento continuo a Dio per averci permesso di incontrarla sulla nostra strada.
Papa Francesco ci ricorda che “la santità è il volto più bello della Chiesa: è riscoprirsi in comunione con Dio, nella pienezza della sua vita e del suo amore. Si capisce, allora, che la santità non è una prerogativa soltanto di alcuni: la santità è un dono che viene offerto a tutti, nessuno escluso, per cui costituisce il carattere distintivo di ogni cristiano”. Ed ancora “Tutto questo ci fa comprendere che, per essere santi, non bisogna per forza essere vescovi, preti o religiosi: no, tutti siamo chiamati a diventare santi! Tante volte, poi, siamo tentati di pensare – dice il Papa – che la santità sia riservata soltanto a coloro che hanno la possibilità di staccarsi dalle faccende ordinarie, per dedicarsi esclusivamente alla preghiera. Non è questo la santità! La santità è qualcosa di più grande, di più profondo che ci dà Dio. Anzi, è proprio vivendo con amore e offrendo la propria testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno che siamo chiamati a diventare santi”. Edvige interceda per noi in questo nostro cammino di santità verso l’incontro con il Padre.

+ Mauro Maria Morfino

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