Il Grazie di Pozzomaggiore per la Venerabilità di Edvige Carboni

Il 30 maggio 2017, con una solenne Messa di ringraziamento celebrata dal Vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, Monsignor Mauro Maria Morfino, l’intera comunità parrocchiale di Pozzomaggiore ha ringraziato la Ss. Trinità del dono della Venerabilità concesso dalla Chiesa alla Serva di Dio Edvige Carboni (Pozzomaggiore 2-5-1880 – Roma 17-2-1952). In oltre cinquecento anni di storia, la diocesi di Alghero-Bosa non aveva mai registrato nei suoi annali un avvenimento di simile portata. A quanto è dato sapere Edvige Carboni è la prima in assoluto alla quale siano state riconosciute eroiche le virtù praticate per tutta la sua esistenza. Un iter lungo e sofferto la sua causa di beatificazione, che ora, per il prossimo mese di settembre prevede la riunione della Consulta Medica che dovrà discutere sul presunto miracolo attribuito alla nuova Venerabile. Quanto finora ottenuto fa presagire un felice esito ed appare come un preludio ad una non lontana beatificazione.

Nei giorni 29 e 30 maggio scorsi, l’intera comunità di Pozzomaggiore, coinvolgendo tutti gli ammiratori della santità di vita di Edvige, ha voluto quindi raccogliersi in preghiera e riflessione. Il pomeriggio di lunedì 29, dopo l’esposizione del Santissimo Sacramento, si sono solennemente recitati i vespri, durante i quali don Giuseppe Pisanu, parroco di Suni, ha tenuto una meditazione sul tema “Edvige Carboni e l’Eucaristia”, da lei ricevuta, amata e vissuta per tutta la vita come strumento insostituibile di santificazione.

Il pomeriggio di martedì 30 si è invece avuta la giornata ufficiale di ringraziamento alla presenza del vescovo Monsignor Mauro Maria Morfino e di altri quindici sacerdoti e un diacono. Tra di essi due presbiteri della diocesi di Nuoro e tre dell’arcidiocesi di Sassari.

Ad accogliere il vescovo, oltre i sacerdoti, erano presenti le autorità civili e militari del paese e della zona circostante. La processione d’ingresso, preceduta dalla Confraternita di S. Croce, si muove dall'”Oratorio Don Bosco” in direzione della parrocchiale di san Giorgio. Durante la celebrazione, a latere del vescovo il parroco don Quintino Manca e P. Vittorio Bruni, dei Passionisti di Alghero. La parrocchiale era gremita persino alle cappelle laterali. I fedeli presenti provenivano da diverse località della diocesi, Alghero in modo particolare; ma tanti arrivavano da Sassari, dalla diocesi di Tempio-Olbia e persino da alcuni paesi del sud Sardegna. Una testimonianze davvero sentita e partecipata, in quanto la Carboni è conosciuta e amata in tutta l’isola. A rendere festosamente sarda la cerimonia, oltre al coro parrocchiale, erano presenti il Coro di Pozzomaggiore e il Coro a cuncordu “Planu de Murtas”.

Profonda e intensa l’omelia di Padre Mauro che nel suo esordio ha voluto ricordare quanti hanno contribuito a fare in modo che si celebrasse la presente ricorrenza: «coloro che non sono più presenti, che hanno faticato tuttavia, i padri Passionisti, coloro che hanno visto qui la giovane Edvige crescere e quanti si sono impegnati perché avessimo negli occhi e nel cuore un’immagine così vivida del Vangelo, così pienamente vissuto che sarebbe quasi impossibile pensare qualcosa di più grande e di più bello. Ecco perché – prosegue il vescovo – celebriamo l’Eucarestia. Ed è bello come la nostra Chiesa locale, in questo momento, debba rendersi conto dei frutti grandi di vita cristiana e di vangelo che la nostra Chiesa ha saputo partorire. Edvige è nata qui! Qui ci sono le sue radici umane e le sue radici di fede. Qui c’è quel luogo che, misteriosamente, l’ha scolpita umanamente e spiritualmente. Abbiamo una di noi che ci viene presentata come Venerabile; una persona che ha saputo impersonare in sé gli stili di vita di Gesù in modo talmente grande che la Chiesa ce la addita come una testimone credibile verso la vita eterna. (…) Una donna che non ha fatto altro nella sua esistenza che inverare questa parola: conoscere Dio; e per lei è stata vita eterna. (…) Certo una conoscenza così variegata con fenomeni di carattere spirituale, direi una familiarità con l’altro versante, col mondo di Dio, che, raramente, s’intravede anche nei grandi santi. E noi abbiamo, possiamo dire, una di noi che ha vissuto così bene questa relazione con Dio in Gesù a partire dal Battesimo. (…) Come Paolo ha corso la sua esistenza conservando la fede; in lei abbiamo un modello di fede molto grande vissuta nella continuità. E dove sta l’eroicità? Nella continuità».

Toccante il momento della processione offertoriale: a farla sono state le diverse Edvige presenti a Pozzomaggiore e nei paesi vicini, sia adulte che bambine. Tra le offerte, il catechismo a ricordo dell’attività catechetica della Venerabile in parrocchia ed un mazzo di fiori a simbolo delle diverse virtù di Edvige.

Al momento di congedare i fedeli, il parroco ha voluto pubblicamente ringraziare il vescovo per la sua presenza, nonostante i problemi di salute. Un ringraziamento è andato anche al “Movimento parrocchiale Edvige Carboni”, incarnato in Ernesto Madau per il suo lavoro di trent’anni in cui ha sempre creduto, nonostante le difficoltà della causa. Per lui un caloroso applauso, cui ne è succeduto un altro per Antonio Giorgio Carboni, attualmente amministratore della Causa e la cui collaborazione è stata insostituibile.

La parola è quindi passata a p. Vittorio Bruni, il quale ha ricordato come anche i padri Passionisti abbiano collaborato al raggiungimento del traguardo festeggiato, dando l’avvio ai processi canonici per interessamento di p. Ignazio Parmeggiani, ultimo confessore della Carboni e deceduto ad Alghero nel 1987, fino ad arrivare a p. Fortunato Ciomei per la sua infaticabile attività nel farla conoscere ed amare.

Prima dello scioglimento dell’assemblea, il vescovo ha invitato ancora tutti i pozzomaggioresi a guardare ad Edvige come un modello da imitare nelle sue quotidiane virtù e ad essere di esempio di santità, laboriosità e fortezza cristiana a tutte le comunità della diocesi.

Dopo la benedizione e la distribuzione delle nuove immaginette della Venerabile, tutti i presenti si sono ritrovati nell’Oratorio parrocchiale per un rinfresco, generosamente offerto dal Movimento e dall’intera Comunità parrocchiale, che ha liberalmente contribuito al momento conviviale e all’intero pomeriggio e serata di festa di una giornata davvero memorabile.

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